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La Stecca

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Il Volume “La Stecca”, scritto da Attilio Scremin, suonatore della Banda, racconta sotto forma di aneddoto, ricordo, testimonianza, la storia della Banda di Crespano. Pubblicato nel 1996, è ricco di foto, spesso “non ufficiali”, contiene una cronologia degli avvenimenti salienti della Banda ed è un omaggio alla lunghissima esistenza della Società Filarmonica stessa, la più antica Associazione di Crespano ancora in vita.

Prefazione

La Società Filarmonica lo ha voluto ed ecco l’atteso volume di Attilio Scremin col suo spiritoso titolo: “La Stecca” col quale l’autore recupera, ad un tempo, il sacro ricordo del “maggior Presidente” e la consapevolezza degli inevitabili limiti, comuni del resto a molti complessi bandistici. Dal suo contenuto ricco di notizie, di profili e di gustosi aneddoti, si evince che il libro è destinato a tutti: ai “sonatori”, ai “socicontribuenti”, agli amici affinché ciascuno si possa rendere conto della passione e costanza di impegno dell’animo umano quando è sensibile al richiamo dell’arte. Una volta entrato nella famiglia, esso susciterà indubbi interessi dato che presenta i momenti salienti di quella favola che è la vita di ogni uomo, e perciò anche di una Banda Musicale, animata di sogni verso il futuro e di fantasie del passato.
Con stile accattivante e scorrevole, senza indulgenza per il pettegolezzo pur in una dovizia di particolari, indispensabili alla compiutezza dell’opera, A. Scremin riesce a dar conto di personaggi, di famiglie, di eventi col duplice atteggiamento del cuore sincero e della misurata discrezione, atto ad esaltare o criticare, all’occorrenza, senza offese o trionfalismi. Gli indovinati “medaglioni” dedicati ai “grandi benemeriti” e le piacevoli pennellate autobiografiche, ne fanno una interessante esposizione che, intrecciandosi tra rigorosa narrazione storica e riferimenti cronachistici, invoglia il lettore a non deporre il volume una volta iniziatane la lettura. Se ciò rientrava nelle intenzioni dell’autore, diciamo allora che sono state pienamente realizzate! Abbiamo dinanzi affermato che la pubblicazione è destinata agli interessati e agli amici. Noi vorremmo, però, che in modo particolare fosse apprezzata dai giovani fino a sentirsi investiti dai valori di questa gloriosa Società Filarmonica e partecipi del patrimonio di contenuti che la caratterizzano, al punto di farsi cultori della fedeltà alla nobile tradizione musicale, per trovare l’ausilio e la forza di tenersi lontani dalle pericolose lusinghe dei tempi moderni. E non solo i giovani, ma anche quanti per motivi diversi, si sono dovuti allontanare dalla “piccola patria musicale” la cui presente storia non mancherà di suscitare cari ricordi e, magari, positive tentazioni di rientro.
I miei rallegramenti, ora, e una sincera espressione di gratitudine all’autore Attilio Scremin e i suoi collaboratori, all’intera filarmonica per questo volume e per gli immani sforzi che compie per mantenersi all’altezza dei tempi e ben figurare in seno all’ ANBIMA. Mi onorano la scelta operata nei mie confronti come prefatore dell’opera e le citazioni ne corso della narrazione. “La Stecca” merita un onorevole posto nelle biblioteche, nelle scuole, in mano alle autorità. Una larga circuitazione, insomma, quale testimonianza del cammino compiuto da una piccola comunità a vantaggio di tutti.

Gianni Mauli
Presidente regionale ANBIMA
10 Aprile 1994

Introduzione

La Società Filarmonica di Crespano del Grappa si sta avvicinando al suo 175° anniversario dalla Fondazione. Quale omaggio migliore potevamo farle se non un libro con la sua storia? Non è usuale vedere stampata la storia di una Banda cittadina. Ma la Banda di Crespano ha una storia che merita di essere conosciuta e divulgata. Negli anni ha accompagnato la vita del nostro paese: nei momenti felici e nei tragici eventi vissuti dalle nostre genti. L’autore del libro, il nostro Attilio Scremin, suonatore appassionato e sostenitore da quarant’anni della Società Filarmonica, con l’amore che lo lega alla musica e alla sua Banda, ne ha colto gli aspetti più significativi della vita quotidiana, ne ha descritto i personaggi, e, con serena chiarezza, ne ha riordinato tutta la documentazione storica. Voglio ringraziare pubblicamente l’amico Attilio Scremin per la fatica e per l’omaggio alla nostra Società, i “sonatori” e quanti sono vicini alla Società Filarmonica di Crespano.

Dott. Sergio Botter
Presidente della Società Filarmonica
Crespano del Grappa 1996